Le frittelle di riso o di San Giuseppe sono delle palline di riso  molto soffici, ricoperte di zucchero. Una ricetta tipica toscana che tradizionalmente si prepara a San Giuseppe, ma che è diventata tipica anche del Carnevale.

Ricetta dal libro “Il libro della vera cucina fiorentina” di Paolo Petroni

 

 

Ingredienti:

  • 200g riso Originario
  • 500ml latte
  • 350ml acqua
  • 1 pizzico di sale
  • 2 cucchiai di zucchero
  • buccia di arancia e di limone
  • 30g burro
  • 90g farina 00 o di riso
  • 2 uova
  • 1 bicchierino di liquore, brandy, rum, limoncello o strega
  • 8g lievito per dolci
  • 50g uvetta, facoltativa
  • Olio per friggere

Preparazione

  1. In una pentola versiamo il latte, l’acqua e aggiungiamo l burro, le bucce di limone e arancia, lo zucchero e un pizzico di sale. Portiamo la pentola sul fuoco e al momento del bollore versiamo il riso.
  2. Proseguiamo la cottura a fiamma dolce, mescolando continuamente per evitare che il riso si attacchi sul fondo. La cottura richiederà circa 20  minuti e il riso sarà pronto quando avrà assorbito tutto il liquido e risulterà morbido.
  3. A questo punto eliminiamo le bucce di agrumi e trasferiamo il riso in una ciotola, copriamo con la pellicola per alimenti e lasciamo raffreddare completamente. Si può cuocere il riso anche il giorno prima.
  4. Montiamo gli albumi a neve ben ferma e teniamo da parte.
  5. Prendiamo la ciotola contenente il riso e aggiungiamo i tuorli, la farina, la scorza grattugiata di limone, il liquore e il lievito. Se preferite aggiungere anche l’uvetta, dovremo tenerla in ammollo per dieci minuti prima di aggiungerla al composto ben strizzata. Amalgamiamo tutti gli ingredienti e infine incorporiamo gli albumi montati a neve  mescolando delicatamente.
  6. Prendiamo un tegame dai bordi alti e versiamo abbondante olio. Quando l’olio sarà caldo versiamo a cucchiaiate l’impasto delle frittelle e lasciamo cuocere finché non saranno diventate ben dorate. Scoliamo su carta assorbente da cucina e ripassiamo ancora calde nello zucchero semolato.
  7. Servite ben calde o nell’arco della giornata.

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